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10 marzo 2012

Spring Training: Liddi show nella sconfitta di Seattle

Le partite e i risultati di Spring Training, si sa, lasciano il tempo che trovano. Poco importa quindi che Seattle dopo 10 giorni di gare sia prima nella Cactus League con 6 vinte e 2 perse. La stagione regolare è ancora lontana, e i tanti esperimenti fatti dai manager rendono queste partite poco più che amichevoli.
Ci sono giocatori, però, per cui queste partite possono valere un'intera stagione. Sto parlando di tutti quei giocatori che arrivano allo Spring Training con contratti di Minor League, oppure come invitati al di fuori del roster. Per tutti loro, le partite di primavera sono l'unica opportunità per dimostrare il proprio valore e conquistarsi un posto in MLB per la stagione alle porte.
Tra questi, le nostre attenzioni si soffermano ovviamente su Alex Liddi, 23enne di Sanremo e alfiere del baseball italiano oltreoceano. Dopo l'esordio in MLB a settembre scorso, il futuro di Alex è stato messo in discussione durante l'inverno da una serie di movimenti che hanno affollato la "sua" terza base di giocatori di talento. Lo Spring Training diventa per Alex quindi un palcoscenico importante per provare a rimanere nel roster dei 25.
E non si può dire che Alex non ci stia mettendo tutto il suo impegno. Nella sconfitta di oggi contro Arizona (8-5 il punteggio), Liddi ha chiuso con 3 valide su 4 turni alla battuta (2 singoli e un doppio), due punti segnati, un RBI e una base rubata. Di gran lunga il migliore tra i Mariners.
Il "Liddi Show" ha quindi migliorato ulteriormente le medie totali del sanremese: .455 di media battuta (5 su 11,  2 basi ball, 3 RBI, 6 punti segnati, 2 basi rubate e 1 strikeout. Ebbene sì, un solo k al momento subito da Liddi, certo un bel segnale considerando che i troppi strikeout erano il vero punto di domanda sul futuro di Alex.
Voi direte "sì, ma sono comunque numeri insignificanti, solo 11 turni di battuta". Vero, ma se pensiamo che in tutto lo Spring Training 2011 Alex aveva giocato 8 partite (quest'anno è già a 6) collezionando solo 13 turni alla battuta, subendo 4 k, si capisce come i segnali di miglioramento siano netti. E di come anche Eric Wedge, manager dei Mariners, stia considerando molto l'Italiano nelle gerarchie della squadra.

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