Il 2011 è ormai nel cassetto e tutti a Minneapolis si augurano di non dover mai più vivere una stagione tanto disastrosa. Falcidiati dagli infortuni (il 2 volte MVP Joe Mauer ha giocato solo 82 partite lo scorso anno) e penalizzati da molte pessime prestazioni dei propri lanciatori, i Twins hanno chiuso l'annus horribilis sulla soglia delle 100 sconfitte (63 W, 99 L) all'ultimo posto della AL Central.
Alcuni cambi nel roster erano quindi necessari. Ma non troppi, perchè (come detto) la stagione passata è stata una sorta di eccezione alla regola che vedeva i Twins battagliare per la prima posizione della division praticamente ogni anno.
Sugli esterni, rimasti orfani di Cuddyer (volato a Denver dai Rockies) e di Kubel (ai Diamondbacks), i Twins hanno ingaggiato dalla lista dei free agent di Oakland Josh Willingham, che andrà a far compagnia ai confermati Span (centro) e Revere (sinistro).
Nel campo interno, una sola faccia nuova da imparare a conoscere per i tifosi del Target Field. Jamey Carroll, arrivato dai Los Angeles Dodgers, andrà a pattugliare l'interbase, mentre Danny Valencia si occuperà della terza base, Casilla della seconda e Morneau della prima.
Dietro il piatto di casa base, ed è un sollievo per tutti gli amanti del baseball, dovrebbe tornare stabilmente Joe Mauer, che pare ristabilitosi finalmente dagli infortuni che lo hanno fermato nel 2011. Torna quindi a disposizione dei Twins una delle mazze più temibili dell'intero panorama MLB, oltre che un ricevitore dominante come pochi altri. Qualche dubbio sulla sua integrità comunque resta, e la dirigenza dei Twins ha preferito tutelarsi acquistando come backup il catcher dei Pirates Ryan Domuit, che inizierà la stagione come DH.
Pochi arrivi anche nel parco lanciatori: perso il closer Joe Nathan, finito ai Rangers e sostituito in casa da Matt Capps, l'unico nome degno di nota arrivato in casa Twins è quello di Jason Marquis, giunto come free agent dai Washington Nationals.
Partendo quindi dalla convinzione che il 2011 sia stato un incidente di percorso, la strategia dei Twins è chiara: dare una seconda opportunità ad una squadra che è la stessa giunta ai playoff nel 2010 con 94 vittorie.
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