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28 aprile 2012

Provaci ancora, Alex!

E fanno 5. Per la quinta partita consecutiva, Alex Liddi fa parte della formazione titolare dei Seattle Mariners. Dopo aver mostrato di cosa è capace nelle 3 partite in casa dei Detroit Tigers (non gli ultimi arrivati, ma una squadra che punta al titolo), il nostro rappresentante oltreoceano sta rendendo sempre più difficili le scelte al manager Eric Wedge.
Proprio così, perchè finalmente anche negli Stati Uniti si stanno accorgendo che c'è un italiano in Major League. Quello che l'anno scorso era "il ragazzo che era stato premiato con l'esordio in MLB, ma che prendeva troppi strikeout per rimanerci". Quello che ad Aprile era "quello entrato nel roster dei 25 perchè c'erano due giocatori in lista infortunati. Chissà se sarebbe rimasto una volta rientrati i due".
Adesso, dopo le 3 gare di Detroit, si parla di cedere qualcuno per far posto ad Alex. Eric Wedge dice di volerlo allenare anche come esterno, giusto per potergli dare più spazio nella formazione. Insomma, Alex Liddi si sta piano piano ritagliando un grande spazio nel passatempo americano. E lo ha fatto con il duro lavoro di tutti i giorni, senza mai arrendersi nei momenti difficili, e senza mai esaltarsi quando le cose andavano bene. Sempre a testa bassa e lavorare.
Ed è così che il quasi ventiquattrenne di Sanremo sta facendo girare le teste di molti, giornalisti e osservatori, negli stadi di MLB. Si dice così quando qualcosa di sorprendente, o qualcuno, accade d'improvviso. Turning heads è l'espressione che più si è letta per raccontare quello che Liddi ha compiuto. Prima ha risvegliato gli occhi degli osservatori di triplo-A, con la splendida stagione 2011, poi quelli degli scout presenti allo Spring Training, adesso quelli della vera MLB.
Anche i giornalisti, spesso scettici nei suoi confronti, si stanno ricredendo. Jon Morosi, columnist di Fox Sports, era a Detroit per seguire la serie tra Tigers e Mariners. Niente di nuovo dopo la prima partita, anche se il 3 su 5 nel box (con fuoricampo) aveva già fatto parlare. Nel corso della seconda partita, arriva la folgorazione, e dopo il secondo fuoricampo consecutivo, Morosi chiede su Twitter "come si traduce home-run in italiano?".
E' il punto di svolta. Da quel momento tutti sembrano accorgersi che Alex è lì, e che si merita di rimanerci. Wedge, che sa di avere tra le mani un giocatore caldo come nessuno in squadra, dice ai giornalisti di non poterlo più togliere dal lineup. I commentatori televisivi si lanciano in tentativi, spesso riusciti, di frasi in lingua italiana. Tutti i maggiori siti internet parlano di lui.
Emblematico il parallelo che Morosi fa proprio sulle colonne di foxsport.com (leggi l'articolo qui): "La settimana scorsa" scrive Morosi "Alex Liddi era un interno di riserva per i Mariners, e la risposta a una domanda da quiz, come primo giocatore nato e cresciuto in Italia a giocare in Major League. Adesso è molto di più".
Stanotte Alex giocherà la quinta partita consecutiva da titolare, la sesta nelle ultime sette giocate da Seattle. Probabilmente domani sarà in panchina, un giorno di riposo comunque prima o poi dovrà averlo, ma se continuerà ad avere questo rendimento, su quella panchina ci passerà poco tempo. Fosse anche per una questione di scaramanzia: l'ultima partita in cui Alex non ha giocato titolare, infatti, è quella di sabato 21 Aprile scorso. Quando Philip Humber ha lanciato contro i Mariners la ventunesima partita perfetta nella storia della MLB.

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