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31 ottobre 2012

Gold Glove: tra conferme e sorprese inizia la stagione dei trofei

Giusto il tempo di far passare l'adrenalina per la splendida vittoria dei Giants nelle World Series (e sì, avevo detto che avrebbero vinto i Tigers, lo so, non importa che chiunque mi veda me lo ricordi. Era un pronostico, mica sono il Divino Otelma!) e di preparare l'abito di gala per la parata di questa sera, ed eccoci a parlare della nuova stagione del baseball: la stagione dei trofei.
Quale miglior modo per continuare a parlare e discutere di baseball se non assegnare decine e decine di trofei, occupando buona parte dell'inverno e quindi del tempo che ci separa dal prossimo Spring Training.
Già assegnati gli "Hank Aaron Award" a due protagonisti delle World Series (Miguel Cabrera e Buster Posey), ieri notte è arrivato il momento di premiare i migliori difensori in ogni posizione. Con tante facce nuove e qualche sorpresa.

29 ottobre 2012

World Series: Giants ancora campioni!

Per la seconda volta in 3 anni "The Giants have won it all!" per dirla con le parole di Joe Buck, telecronista FOX. Dal 2010 al 2012, tante facce sono cambiate, ma il risultato è sempre lo stesso. Quando arrivano alle World Series, i Giants diventano una macchina da guerra.
Non c'è stato scampo nemmeno per i Tigers. La squadra con il lineup più profondo, con la rotazione dei partenti migliore, più forte sulla carta, non è praticamente mai entrata nella competizione.
In gara 1 è stato Sandoval a ferire Verlander e le sue tigri un fuoricampo dopo l'altro. In gara 2 una prestazione "monster" dello staff dei lanciatori californiani ha ridotto l'attacco di Detroit ad appena 2 valide. In gara 3 è stata la difesa dei Giants ad impedire ai Tigers di segnare.

25 ottobre 2012

World Series: Panda-show, ai Giants gara 1

Era il grande assente nella World Series 2010. Con i suoi chili di troppo, un rendimento al di sotto delle aspettative ed un contratto sempre più a rischio.
E' stato il grande protagonista di Gara 1 della World Series 2012, con i suoi 3 fuoricampo, le sue 4 valide con altrettanti RBI, più che sufficienti per abbattere in poche riprese Justin Verlander e consegnare su un piatto d'argento a Barry Zito la sua prima vittoria in una gara di World Series.
Il Panda ha colpito duro, 3 home-run nelle prime 3 apparizioni al piatto. Babe Ruth, Reggie Jackson e Albert Pujols hanno adesso un nuovo compagno nel loro record di fuoricampo in una singola partita di World Series. 
L'onda lunga dell'entusiasmo creata dalla vittoria in gara 7 contro i Cardinals ha trascinato i Giants alla vittoria in una gara praticamente senza storia. In vantaggio fin dal primo inning, San Francisco ha concesso le briciole ai Tigers. Barry Zito prima, Tim Lincecum poi (un vero e proprio asso nella manica nel nuovo ruolo di rilievo) hanno silenziato Cabrera e compagni, e solo sul 6-0 la squadra di Leyland ha trovato la via di casa base per il primo punto della notte.
Notte fonda per Justin Verlander, a cui evidentemente il troppo riposo dopo il cappotto nella ALCS non ha portato giovamento. E che soffre dannatamente la mazza di Sandoval. Il 12 luglio scorso, nell'All-Star Game di Kansas City, un triplo a basi piene di Pablo Sandoval aveva di fatto consegnato il vantaggio del fattore campo alla National League, e portato Verlander alla sconfitta in quella esibizione. Ieri la storia si è ripetuta, ma questa volta la posta in palio è molto più alta. San Francisco coltiva sogni di gloria per gara 2, una nuova affermazione metterebbe subito con le spalle al muro i Tigers, che devono recuperare in fretta il ritmo playoff evidentemente smarrito.

Ecco i 3 fuoricampo di Pablo Sandoval. Chapeau, Panda!


24 ottobre 2012

World Series: io dico Tigers (in 6)


Mancano meno di 8 ore al primo lancio della World Series numero 108 della storia. L'AT&T Park di San Francisco tra poche ore inizierà a popolarsi di tifosi, pronti ad urlare per tutta la notte per trascinare al successo i propri beniamini. In campo, per la prima volta contro in una World Series, ci saranno San Francisco Giants e Detroit Tigers, due squadre che negli ultimi 5 anni si sono incrociate soltanto 6 volte. Per i Giants sarà la diciannovesima partecipazione al Fall Classic, la seconda in 3 anni dopo il trionfo del 2010. Undicesima apparizione invece per i Tigers, che ritornano alle World Series per la prima volta dal 2006 (sconfitti 4-1 dai Cardinals) e cercano un titolo che manca dal 1984.

14 ottobre 2012

ALCS: oltre il danno, la beffa

Gara 1 della ALCS è in archivio. I Tigers hanno vinto, meritatamente, dopo 12 inning per 6-4. Hanno vinto nonostante il crollo nel nono inning del closer Valverde, il secondo per "papa grande" in questi playoff. Brutto segnale per Detroit. Hanno vinto soprattutto perchè gli Yankees in questa postseason non stanno giocando da Yankees.

La squadra di Girardi ha giocato in maniera pessima soprattutto in attacco ieri. Nei primi due inning, Doug Fister, partente dei Tigers, ha concesso di tutto ai battitori di New York. Tre basi ball nel primo, tre battute valide nel secondo. In entrambi i casi, gli Yankees non sono riusciti con le basi piene a segnare punti sul tabellone. Anche se in questo caso il merito è soprattutto dell'interbase Peralta, che ha fermato con due grandi giocate altrettante possibili valide. Anche nel sesto inning New York ha riempito le basi. Addirittura si è trovata con corridori in seconda e terza e 0 out. Sotto 2-0 nel punteggio, era l'occasione giusta per far male. Invece di cercare la valida o l'out produttivo, spingendo a casa i punti, i battitori di casa hanno cercato il fuoricampo risolutivo, quello che poteva riaprire e chiudere allo stesso tempo la partita. Risultato: 3 strikeout e di nuovo 0 punti.

13 ottobre 2012

Mai darli per eliminati

World Series 2011, gara 6. I Cardinals arrivano al nono attacco sotto di due punti contro i Rangers, che sono quindi a 3 out dal loro primo titolo mondiale. I Cardinals si trovano addirittura ad uno strike dall'eliminazione, con Freese in battuta, 2 out e 2 strike sul conto. Freese però batte un triplo e pareggia la partita. Nel decimo inning il copione si ripete con Berkman che spinge a casa di nuovo i due punti del pareggio con 2 strike e 2 out. Alla fine i Cardinals vincono gara 6, e la notte successiva conquistano l'undicesimo titolo mondiale.
NLDS 2012, gara 5. Al terzo inning i Nationals vincono 6-0. I Cardinals sono abbattuti, fuori dalla partita, annichiliti dallo strapotere della squadra con il miglior record della National League. Ad aggiungere ancora maggiori difficoltà per St. Louis, nessuno ha mai recuperato più di 4 punti nella partita decisiva di una serie nella storia della MLB. E' finita. Anzi no, perchè i Cardinals rosicchiano punto su punto, e arrivano al nono inning sotto di due punti. Stessa storia. E la storia si ripete: dopo il doppio di Beltran che apre l'inning, arrivano due out veloci. Il pubblico di Washington si alza, è pronto ad esplodere in una festa che durerà tutta la notte. Al piatto c'è Yadier Molina. 2 out, 3 ball, 2 strike. Di nuovo ad un out dall'eliminazione. Quarto ball, Molina va in base e in battuta arriva l'eroe del 2011 David Freese. Anche lui si trova con due strike sul conto, e anche lui riesce ad ottenere una base ball.
E' il momento decisivo, Daniel Descalso colpisce il primo lancio di Storen: la palla rimbalza davanti ad Espinosa e finisce sull'esterno. E' il singolo che pareggia la partita. Subito dopo, ci pensa Pete Kozma, interbase rookie dei Cardinals, a conquistarsi un posto nella storia di questa postseason con il singolo a destra che spinge a casa altri due punti. Sono i punti della vittoria, che valgono per i Cardinals un biglietto per San Francisco, domenica c'è gara 1 delle NLCS.
Questo il video dell'incredibile nono inning dei Cardinals:



St. Louis ci sta abituando a queste rimonte spettacolari. Ma non è una novità per la franchigia del Missouri. Se andiamo a spulciare i dati, vediamo infatti come i Cardinals non perdano una gara "win or go home" nei playoff addirittura dal 2001. In quel caso si piegarono ai Diamondbacks futuri campioni del mondo. Da lì in poi, 6 vittorie di fila nelle gare decisive (NLCS 2004 contro Houston, NLCS 2006 contro i Mets, NLDS 2011 contro i Phillies, World Series 2011 contro i Rangers, la recente Wild Card contro i Braves, e appunto ieri). Se ci aggiungiamo anche gara 6 delle World Series 2011, che di fatto per St.Louis era una gara decisiva, vediamo come non si possa mai festeggiare prima del tempo quando si incontrano i Cardinals. E come non convenga trascinarseli fino all'ultima partita della serie!

10 ottobre 2012

Division Series: feste rinviate

Primi match point annullati nelle Division Series 2012. Uno nelle ALDS e uno nelle NLDS, con Detroit e Cincinnati costrette ad allungare la serie da due prestazioni eccezionali di Oakland e San Francisco.

Dopo aver perso entrambe le partite del Comerica Park, gli Oakland A's ritrovano lo smalto tra le mura amiche del Coliseum e guidati da un sensazionale Anderson sul monte (2 valide concesse in 6 inning) riaprono la serie con la vittoria per 2-0. I Tigers mettono insieme appena 4 valide in tutto l'incontro ma non possono recriminare, vista la superiorità e il controllo mostrato dagli A's. Qui il riassunto video dell'incontro, con le due perle difensive firmate Crisp e Cespedes in evidenza.

Spumante che torna in frigo anche per i Cincinnati Reds, che sprecano il primo match point casalingo dopo il doppio successo in casa dei San Francisco Giants. Una scofitta che brucia per Cincinnati, che concede soltanto 3 valide ai Giants in 10 inning, ma commette due errori decisivi nella parte alta del decimo (una palla persa dal ricevitore ed un errore di Rolen) che permettono a Buster Posey di segnare il punto del definitivo 2-1. Nessun dramma ancora in casa Reds, con 2 match point da giocarsi ancora nello stadio di casa. Anche per questa partita vi consiglio il riassunto video.

Visto che nessuna delle due serie si è chiusa ieri, questa sera si giocheranno ben 4 partite: si inizia alle 19 ora italiana con gara 3 di Nationals-Cardinals, seguita alle 22 da gara 4 di Reds-Giants. In nottata, spazio alle ALDS: aprono alle 1.30 gli Yankees nella prima sfida casalinga agli Orioles, mentre alle 3.30 è il turno di gara 4 tra A's e Tigers.


9 ottobre 2012

Ichi-move!

Primo inning di gara due della ALDS tra Baltimore Orioles e New York Yankees. Con Ichiro in prima, Robinson Cano batte un doppio lungo la linea di foul a destra. Vista la velocità del giapponese, Ichiro viene mandato a casa base. La difesa di Baltimore però gioca la palla molto velocemente, e la pallina arriva nel guanto di Wieters quando Ichiro è ancora a 5 metri dal piatto. Non può che essere out, a meno che...




Il catcher degli Orioles rimane sorpreso dal tentativo di evitare la toccata di Ichiro, che comunque oltrepassa il piatto di casa base. Ne nasce una sorta di balletto, con Wieters ad allungare il guantone, e Ichiro che si contorce per evitarlo. Alla fine vince il giapponese!

7 ottobre 2012

Le lacrime di Neshek

Mercoledì 3 ottobre, Pat Neshek, rilievo degli A's, festeggiava la vittoria nella AL West andando a trovare la moglie, che stava per mettere al mondo il suo primogenito, Gehrig John. Giovedì, nemmeno 23 ore dopo essere nato, Gherig John ha smesso di respirare ed è morto. Senza alcuna spiegazione apparente.
Il mondo di Neshek è crollato due giorni fa, ma il pitcher di Oakland ha capito di non poter passare il tempo stando chiuso in casa a cercare spiegazioni che non avrebbe mai trovato, alimentando solo il dolore. L'unico modo per scacciare i fantasmi era giocare a baseball.
Così, ha raggiunto la squadra a Detroit e si è preparato per queste ALDS. Ieri, in gara 1, il manager degli A's Bob Melvin ha deciso di mandarlo sul monte nel settimo inning. E Neshek ha svolto il suo lavoro alla grande, prima di lasciarsi andare in dogout e lasciare un po' di spazio alle emozioni.


5 ottobre 2012

NL Wild Card: è ancora una volta Braves - Cardinals

Nel 2011 fu una sfida a distanza: St. Louis in trasferta sul campo di Houston, Atlanta in casa contro i Phillies. Nell'ultima serie della stagione regolare si consumò il dramma sportivo dei Braves. Avanti di 9 partite nella corsa alla wild card all'inizio di settembre, i Braves si videro recuperare dalla corsa senza soste dei Cardinals, che riuscirono nell'aggancio alla penultima partita, per poi sfruttare il successo dei Phillies e conquistare la Wild Card alla centosessantaduesima gara di regular season.
Anche nel 2012, Atlanta e St. Louis si giocano il quarto posto nelle NLDS. Quest'anno però, lo faranno in una sfida secca, senza possibilità di appello. Chi vince trova Washington, chi perde torna subito a casa. Si gioca ad Atlanta, in virtù del miglior record stagionale dei Braves, ma in una partita come questa lo stadio conta nulla.
In una sfida da vincere ad ogni costo come questa, anche la scaramanzia può avere il suo ruolo. Forse è per questo che Atlanta ha deciso di affidare la palla del partente al 26enne Kris Medlen, una sorta di amuleto per le sorti dei Braves. Medlen ha fatto la sua prima partenza quest'anno il 31 luglio, ma da allora ha saputo solo vincere (9-0 il suo record). Ancora più scaramanzia, i Braves hanno vinto le ultime 23 gare in cui Medlen ha giocato come partente (una striscia che risale addirittura al maggio 2010). 

AL Wild Card: la conferma o la sorpresa?

Alle 20.37 (le 2.37 italiane) di questa sera le luci del Rangers Ballpark di Arlington si accenderanno per decretare chi, tra Texas Rangers e Baltimore Orioles, sfiderà gli Yankees nelle ALDS in programma a partire da domenica. Per la prima volta, la wild card viene assegnata in una partita secca. Una sorta di gara 7 dei playoff già al primo giorno.
I Texas Rangers, campioni in carica dell'American League, hanno il vantaggio del fattore campo grazie alle 5 vittorie su 7 incontri contro gli Orioles nel 2012 (le due squadre hanno infatti chiuso la stagione con identico record). E in questi 7 incontri hanno segnato 56 punti, subendone 24. Freddi numeri che parlano di una supremazia netta dei Rangers. Numeri che però non raccontano delle difficoltà dei campioni nelle ultime settimane. Texas ha infatti perso 9 delle ultime 13 partite di campionato, buttando via un titolo divisionale praticamente già conquistato con il cappotto subito dagli Oakland A's.

4 ottobre 2012

MLB: la prima volta di Teddy

Per gli americani, si sa, lo sport non è solo grande agonismo, ma anche divertimento, spettacolo, intrattenimento per il pubblico che si presenta allo stadio. Gli sport professionistici americani sono pieni di elementi che da noi, dove l'agonismo la fa da padrone, non potrebbero mai avere lo stesso successo: cheerleader, giochi per il pubblico sugli spalti, interazioni con il pubblico (ad esempio la celebre "kiss cam"), le mascotte.
Ecco, le mascotte sono forse uno degli elementi più caratteristici del baseball MLB. Alcune sono diventate icone della squadra che rappresentano: Wally, il "green monster" di Boston, oppure Bernie Brewer, costretto a lanciarsi in uno scivolo a spirale dopo ogni fuoricampo dei ragazzi di Milwaukee.
A Washington, capitale e dimora dei presidenti USA, non potevano che scegliere proprio loro, i presidenti, come simboli della squadra. E quale modo migliore di intrattenere il pubblico, se non prendere 4 grandi presidenti del passato (Jefferson, Lincoln, Washington e Roosevelt) e farli gareggiare a perdifiato lungo la warning track?
Questo siparietto si ripete in ogni partita casalinga dei Nationals fin dal 2006, sempre a metà del quarto inning. Da allora ad oggi, si sono disputate 526 gare tra Presidenti. Nelle prime 525, Teddy Roosevelt non aveva mai vinto. Ieri sera però, per l'ultima partita casalinga dei Nationals, e per festeggiare anche l'approdo ai playoff, le cose sono andate così:



Roosevelt ha già provveduto a mandare un cesto di frutta al Philly Phanatic, per il "sostegno" ricevuto durante la gara!

Re Miguel I

Miguel Cabrera ce l'ha fatta. Per la prima volta dal 1967 (Carl Yastrzemski) un giocatore di MLB vince la tripla corona. Cosa significa? presto detto. Significa che Miguel Cabrera, al termine della stagione regolare (che si è chiusa ieri), si è trovato in testa alle 3 più importanti statistiche offensive: media battuta, fuoricampo e RBI.
Il terza base dei Tigers ha mantenuto un rendimento eccezionale per tutta la stagione, chiudendo con una media totale di .330 (ovvero una battuta valida ogni 3 turni!), 44 fuoricampo e 139 RBI. Quella di Cabrera è soltanto la dodicesima tripla corona ottenuta da un giocatore di MLB. Giusto per capire la difficoltà dell'obiettivo. Nell'American League non accadeva (come detto) dal 67. Nella National addirittura nessuno vince la tripla corona dal 37!

1 ottobre 2012

Palla fantasma!

La domanda del giorno è: si può battere un fuoricampo senza usare la mazza? E facendo pure a meno della pallina?
Ebbene, la risposta è sì. Se non ci credete, chiedete a Michael Morse, che nella partita di ieri tra St. Louis e Washington ha provato la nuova esperienza della palla fantasma!
Inizialmente, la sua battuta a basi piene era stata considerata come un singolo. Gli arbitri pensavano che avesse colpito la parte superiore della recinzione. Dopo aver visionato il replay però, hanno cambiato la decisione assegnando a Morse un Grand Slam. Peccato che nella confusione dell'attesa, non ci si ricordasse più chi aveva toccato quale base. E allora, tutti ai posti...si va in scena!




La cosa decisamente più bella in tutto questo è l'atteggiamento dei tele/radiocronisti, che propongono la cronaca in diretta del fuoricampo fantasma di Morse. Chapeau!!!
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