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4 ottobre 2012

MLB: la prima volta di Teddy

Per gli americani, si sa, lo sport non è solo grande agonismo, ma anche divertimento, spettacolo, intrattenimento per il pubblico che si presenta allo stadio. Gli sport professionistici americani sono pieni di elementi che da noi, dove l'agonismo la fa da padrone, non potrebbero mai avere lo stesso successo: cheerleader, giochi per il pubblico sugli spalti, interazioni con il pubblico (ad esempio la celebre "kiss cam"), le mascotte.
Ecco, le mascotte sono forse uno degli elementi più caratteristici del baseball MLB. Alcune sono diventate icone della squadra che rappresentano: Wally, il "green monster" di Boston, oppure Bernie Brewer, costretto a lanciarsi in uno scivolo a spirale dopo ogni fuoricampo dei ragazzi di Milwaukee.
A Washington, capitale e dimora dei presidenti USA, non potevano che scegliere proprio loro, i presidenti, come simboli della squadra. E quale modo migliore di intrattenere il pubblico, se non prendere 4 grandi presidenti del passato (Jefferson, Lincoln, Washington e Roosevelt) e farli gareggiare a perdifiato lungo la warning track?
Questo siparietto si ripete in ogni partita casalinga dei Nationals fin dal 2006, sempre a metà del quarto inning. Da allora ad oggi, si sono disputate 526 gare tra Presidenti. Nelle prime 525, Teddy Roosevelt non aveva mai vinto. Ieri sera però, per l'ultima partita casalinga dei Nationals, e per festeggiare anche l'approdo ai playoff, le cose sono andate così:



Roosevelt ha già provveduto a mandare un cesto di frutta al Philly Phanatic, per il "sostegno" ricevuto durante la gara!

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