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7 agosto 2012

Londra 2012: siamo sempre in campagna elettorale...

Prendo spunto da un articolo apparso su repubblica.it (leggi qui) per fare una breve riflessione sul "caso Schwazer" e sul comportamento tenuto dal CONI.

Personalmente penso che sia facile fare polemica ora, dopo il fattaccio, ma credo che il coni si sia comportato esattamente come doveva, anche se il giornalista di Repubblica è abile a mascherare la realtà. Perchè è impossibile che un Comitato Olimpico Nazionale possa controllare tutti i propri tesserati, perchè non puoi stare addosso ad un atleta 24 ore su 24 per evitare che faccia ca...volate. Il CONI non ha perso di vista Schwazer, sapevano benissimo dove si trovava ad allenarsi (e con lui comunque a seguirlo c'era Michele Didoni, tecnico federale), con il passaporto biologico gli atleti sono obbligati a comunicare ogni spostamento (non è che la WADA l'ha trovato coi radar della NASA). E poi, se la WADA è la World Anti Doping Agency, che li deve fare i controlli antidoping se non loro? Soprattutto alla vigilia di un evento internazionale. Tutti i dopati scoperti prima di questi Giochi li ha scoperti la WADA, non i comitati olimpici.
Per quanto riguarda le due ore per l'esclusione, è davvero un record mondiale, se consideriamo che tutti i comitati olimpici difendono almeno fino alle controanalisi i loro atleti, per non parlare poi dell'estremo rappresentato dalla Spagna, che ha addirittura assolto atleti come Contador o altri coinvolti nella Operacion Puerto. Vorrei ricordare che Contador è stato squalificato (per 6 mesi) soltanto grazie all'impegno del tribunale anti-doping italiano. E quindi del CONI.Il vero colpevole di questa vicenda è Schwazer, è lui quello da criticare per il gesto che ha fatto. Invece qui arriviamo all'assurdo di dire "l'ha fatto perchè il CONI lo ha perso di vista". Ma evidentemente è tempo di campagna elettorale anche nel CONI. A brevissimo ci saranno le elezioni, e fa comodo buttare un po' di fango sulla gestione uscente...

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