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31 luglio 2012

Londra 2012: le delusioni azzurre nel giorno di Phelps

Sapevamo che sarebbe arrivato, un giorno senza medaglie olimpiche. Lo sapevamo, tuttavia fa male pensare che non abbiamo vinto nessuna medaglia quando in campo avevamo i 200 stile libero della Pellegrini, il fioretto maschile nella scherma, e lo skeet nel tiro a volo. Tre discipline che potevano, dovevano portare all'Italia almeno una/due medaglie, e probabilmente sarebbe stato comunque poco.
E invece, la Pellegrini si conferma fuori forma e chiude quinta anche i 200. A poco servono le accuse di Magnini ai tecnici federali sugli errori di preparazione. Gli errori sono stati fatti a monte, e mi sembra assurdo che atleti del calibro di Magnini, Pellegrini, Scozzoli non si siano resi conto del vicolo cieco imboccato dai preparatori della nazionale.
Delusione anche dalle pedane del fioretto: l'Italia schierava 3 atleti che nei ranking mondiali occupavano la prima, la seconda e la settima posizione. Alla fine il settimo (Baldini) è quello che più vicino è finito al podio, chiudendo quarto, sconfitto e sfortunato nella finalina contro il coreano choi.
Niente da dire sullo skeet: Enrico Lodde ha finito quinto (ancora...) in una finale in cui non è mai riuscito ad avvicinarsi al podio. Poco da imputare per il tiratore azzurro, che comunque dopo le qualificazioni ci faceva ben sperare.

I fallimenti azzurri fanno da cornice a quello che, ormai da Atene 2004, è il vero protagonista dei Giochi: il nuotatore più forte di tutti i tempi, Michael Phelps. L'ex kid di Baltimore ha vinto prima l'argento nei "suoi" 200 delfino, sbagliando clamorosamente l'arrivo e lasciando strada a Chad Le Clos, che vince come Phelps aveva fatto 4 anni fa a Pechino, e successivamente l'oro grazie alla staffetta 4x200 stile libero, dominata dal dream team USA fin dal primo metro. Con queste due medaglie, Phelps supera nel libro dei record la ginnasta sovietica Larysa Latynina. Lo statunitense con le sue 19 medaglie olimpiche (di cui 15 ori, record assoluto) diventa l'atleta con il maggior numero di medaglie alle Olimpiadi. Complimenti ad un campione che ha riscritto praticamente tutti i record della storia olimpica.

Nella foto: il podio dei 200 stile libero, Camille Muffat (argento), Allison Schmitt (oro) e Bronte Barratt (bronzo) (foto: Getty)

29 luglio 2012

Londra 2012: medaglie sudate e bambine viziate

Chiariamo un concetto prima di iniziare: sono Italiano, fiero di esserlo, e fiero di tifare per gli atleti italiani di tutti gli sport.
Stasera però, sono contento della sconfitta della Pellegrini. Sono contento perchè forse con questa batosta i giornalisti sportivi la smetteranno di equiparare la Pellegrini al nuoto. Oggi, per tutto il giorno, su Rai 2 è stato un susseguirsi di countdown per le gare del nuoto. Pardon, per le gare di Federica Pellegrini. Poco importava che Fabio Scozzoli fosse in finale dei 100 rana con il secondo tempo (ha finito settimo, ha sbagliato gara, peccato). I riflettori erano tutti per "la regina del nuoto italiano, la campionessa da leggenda" solo per citare alcune frasi ad effetto. Nemmeno la batteria piena di fatica ci ha aperto gli occhi. Il settimo tempo di qualificazione per loro era semplicemente "controllo della situazione". Poi è arrivata la finale, e la Pellegrini è sparita. Come nel 2008.
Questo per quanto riguarda i giornalisti. Poi c'è la Fede nazionale. Che oramai sta assumendo più i contorni di una bambina viziata che batte i piedi dopo che la bambina più grande le ha rubato il giocattolo. Negli ultimi 3 anni, dopo la morte di Castagnetti, la Pellegrini ha pensato più a fare la diva che l'atleta, cambiando allenatore ogni 6 mesi e permettendosi anche il lusso nel corso di un campionato europeo (Budapest 2010) di andare dai giornalisti a parlare male del proprio allenatore durante la manifestazione. Il livello più basso a cui un atleta che si reputa serio possa scendere. Federica è scesa a quel livello, e oggi si sono visti i primi risultati. Risultati che portano la Pellegrini verso la "minaccia" del ritiro, stando alle parole delle interviste al termine della gara. Mi dispiace Federica, ma una vera campionessa non molla dopo una sconfitta (vedi la Vezzali di ieri).

Per fortuna a Londra c'è anche chi per il tricolore suda e lotta fino alla fine: sto parlando di Diego Occhiuzzi, argento nella sciabola, e di Rosalba Forciniti, giovanissima ragazza che vince il bronzo nel Judo (52 Kg) alla sua prima olimpiade, portando per la prima volta la Calabria su un podio olimpico. Complimenti a loro, così come vanno fatti i complimenti ad Ilaria Bianchi, quinta a sorpresa nei 100 farfalla, e alle ragazze del beach volley che hanno vinto la prima partita del loro torneo. L'italia sale quindi a 7 medaglie totali, ancora al terzo posto del medagliere. Finchè dura, è giusto godersela!

(Nella foto: una sorridente Rosalba Forciniti con la medaglia di bronzo)

28 luglio 2012

Londra 2012: il vero dream team

Altro che Phelps. Fatevi da parte LeBron e Kobe, il vero dream team è italiano. Nella prima giornata dei Giochi Olimpici di Londra, tre straordinarie atlete hanno compiuto un'impresa mai riuscita all'Italia nella storia Olimpica.
Elisa Di Francisca (30 anni da Jesi), Arianna Errigo (24 anni da Monza) e Valentina Vezzali (c'è bisogno davvero di ripetere chi è?) hanno monopolizzato il podio del fioretto femminile. Inutile nascondersi, speravamo tutti che finisse così, con 3 atlete azzurre sul podio, 3 bandiere tricolori a sventolare, e tutti gli altri fuori a leccarsi le ferite.
Avevamo già sfiorato l'impresa a Pechino (oro alla Vezzali e bronzo alla Granbassi), ad Atene (oro Vezzali, argento Trillini), a Sydney (oro Vezzali, bronzo Trillini) e ad Atlanta (argento Vezzali, bronzo Trillini), ma all'appello era sempre mancata una delle tre atlete presenti. Oggi no, oggi tutto è stato perfetto.
Forse non tutto, se andiamo a chiedere a Valentina Vezzali, che dopo aver portato la bandiera puntava al quarto oro consecutivo, sconfitta in semifinale dalla Errigo (12-15), ma anche l'alfiera azzurra si è resa subito conto dell'importanza della tripletta, rilanciando la sfida per Rio 2016 (quando avrà 42 anni) e per la più vicina prova a squadre in programma la prossima settimana.
Complimenti ad Elisa Di Francisca, campionessa all'esordio olimpico, che conferma la bontà della scuola di scherma jesina, che da Barcellona 92 non scende dal podio Olimpico, e ad Arianna Errigo, che ha disputato un torneo eccezionale, crollando alla fine nel minuto supplementare della finale. Le lacrime sul podio confermano la sua rabbia per la sconfitta, e ci fanno ben sperare in vista delle prossime Olimpiadi brasiliane.
Intanto l'Italia chiude la prima giornata di gare con 5 medaglie (2 ori, 2 argenti e un bronzo), al secondo posto del medagliere dietro alla Cina e davanti agli Stati Uniti. Se il buongiorno si vede dal mattino...intanto domani in gara Pellegrini, Cagnotto e Cainero. Tante altre possibilità di medaglia per l'Italia.

Londra 2012: pallottole d'argento

Arriva dopo nemmeno 7 ore di gare la prima medaglia per l'Italia ai Giochi di Londra. Luca Tesconi, trentenne di  Pietrasanta (Lucca) ha aperto il medagliere azzurro con uno splendido argento nella finale della pistola aria compressa da 10 metri. Il toscano aveva chiuso la fase di qualificazione al quinto posto, con 4 punti di ritardo dal  coreano Jin Jongoh, per poi risalire la classifica grazie al miglior punteggio di finale (101.8). Ottimo avvio quindi per la spedizione azzurra, in attesa delle semifinali del fioretto femminile, con tutte e 3 le italiane (Vezzali, Errigo e Di Francisca) qualificate tra le prime 4. Al termine della giornata ci saranno quindi almeno altre due medaglie per l'Italia!

(nella foto: Luca Tesconi durante la finale olimpica)
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